Great Rift

Ciao a tutti, come è ormai quasi consuetudine, ecco la solita mail, un po’ lunga che racconta una vacanza. In questo caso, almeno secondo le intenzioni iniziali, il racconto dovrebbe essere piuttosto lungo, considerando le tantissime cose viste e accadute. Quindi mettetevi comodi, prendete birra e popcorn che si incomincia.

La preparazione

Era tanto tempo che sognavo un viaggio in Africa, per visitare i grandi parchi con gli animali. L’idea iniziale era un viaggio in Tanzania, già provato e consigliatomi da alcuni amici. Il periodo scelto per il viaggio è luglio – agosto. Da febbraio incomincio a prepararmi con i vaccini: si incomincia con Epatite A+B, tre iniezioni che mi lasciano KO per circa un mese. Qualche mese di riposo e poi verso metà giugno vado con i vaccini per febbre gialla, tifo, tetano-difterite. Sono pronto, manca solo la profilassi per la malaria, ma quella andrà fatta nel corso del viaggio.

Arrivato il momento di prenotare, sul sito di Avventure nel Mondo, vedo un viaggio più lungo (tre settimane) che ha già raggiunto 11 partecipanti. Incuriosito telefono al capo gruppo, un certo Angelo F. per chiedere informazioni sul viaggio. Al telefono dà subito l’impressione (poi confermata) di essere molto competente, e mi descrive il viaggio, modificato rispetto all’originale, che tocca più stati. Convinto da subito della bontà del programma e della affidabilità del capo gruppo mi affretto a prenotare il viaggio “Great Rift” (Il Great Rift è una grande frattura continentale che percorre l’Africa da nord a sud; è caratterizzata dalla presenza di grandi laghi e di una gran quantità di acqua che rendono la zona molto verde).

A questo punto rimane il problema dell’attrezzatura, dormiremo spesso in tenda (che mi manca), il vecchio zaino non è sicuramente adeguato e mi serve tutta l’attrezzatura da campeggio. Vado da Decathlon per spese. Dopo vari giri, alla fine tornerò a casa con zaino, tenda, materassino auto-gonfiante, sacco a pelo e tutta l’attrezzatura necessaria per il campeggio. L’unico dubbio rimane la tenda, ne ho presa una della Quechua, da un posto, che si ripiega su se stessa fino a diventare un grosso disco. sembra comoda da aprire, ma problematica da chiudere e trasportare. Alla fine la tenda si rivelerà piuttosto facile anche da chiudere e non troppo scomoda da portare, forse solo leggermente piccola.

Per quanto riguarda la profilassi contro la malaria, dopo una leggera indecisione tra lariam e malarone, il primo più economico e il secondo meno pesante per l’organismo, mi decido per il lariam. Tra gli effetti collaterali di quest’ultimo c’è che può provocare insonnia. Al ritorno dal viaggio, posso tranquillamente affermare di non aver mai dormito così bene, evidentemente gli effetti collaterali non sono così comuni.

Preparo lo zaino, prendo i soldi e i documenti necessari al viaggio e finalmente si arriva al 31 luglio. Appuntamento all’aeroporto alle ore 22:30