Great Rift parte 1

La partenza

zambia south luangwa elephant 1

L’aeroporto alle 10 di sera è piuttosto vuoto, i viaggiatori di Avventure si vedono subito: abbigliamento sportivo, zaino in spalla e sguardo alla ricerca di possibili compagni di viaggio. Ci riconosciamo piuttosto facilmente e incominciamo con le presentazioni; oltre al sottoscritto ci sono: Marco e Barbara, Stefano e Patrizia, Luciano e Silvia, Adele, Bernardo, Sergio, Morena, Katia, Laura e ovviamente il capogruppo Angelo. In tutto 14 persone. Angelo ci consegna dei fogli con il programma del viaggio:

  1. Arrivo a Lilongwe (Malawi)
  2. trasferimento da Lilongwe al South Luangwa NP (Zambia)
  3. South Luangwa NP (game drive)
  4. trasferimento da South Luangwa NP al Kasungu NP (Malawi)
  5. Kasungu NP game drive e trasferimento a Nkhata Bay
  6. Nkhata Bay (giro in barca)
  7. trasferimento da Nkhata Bay a Nyika NP
  8. Nyika NP (trekking) e trasferimento a Chitimba
  9. trasferimento da Chitimba a Mbeya (Tanzania)
  10. trasferimento da Mbeya – Iringa – Ruaha NP
  11. Ruaha NP (game drive)
  12. trasferimento Ruaha NP – Iringa – Mbeya
  13. trasferimento Mbeya – Tuduma (Zambia) – Mpulungu
  14. Mpulungu (giro in barca – Kalambo Falls)
  15. Mpulungu – Imbarco su Motonave Liemba (Tanzania)
  16. viaggio Motonave Liemba
  17. Liemba – Arrivo a Kigoma
  18. Kigoma – Gombe NP – Kigoma
  19. trasferimento Kigoma – Rusumo (Rwanda) – Kigali
  20. trasferimento Kigali a Kisoro (Uganda)
  21. Kisoro – (Congo) Escursione – Kisoro (Uganda) – rientro a Kigali (Rwanda)
  22. Kigali – Akagera NP
  23. Akagera NP (game drive)
  24. rientro Kigali – Volo per Addis Abeba – Fiumicino

zambia south luangwa elephant 2

Nel corso del viaggio ci saranno alcune modifiche al programma, alcune indipendenti dalla nostra volontà saranno degli adattamenti ad imprevisti verificatisi, altre saranno delle scelte prese insieme. Verso la fine del viaggio ci sarà un extra ufficialmente fuori programma. Extra perché dovrà essere confermato all’ultimo momento e perché si pagherà a parte (e non poco). Non tutti parteciperanno, ma di questo ne parleremo più avanti.

Ci mettiamo in fila per il check-in e l’imbarco dei bagagli. Nelle mail che sono girate prima della partenza ci avevano detto che il limite di peso era di 18 Kg, scopriamo subito che il limite è molto più alto, ci avevano dato quello perché nel conto dei bagagli andavano inserite anche la cassa cucina e le casse con i viveri che ci portiamo dall’Italia. Tutte le misurazioni con la bilancia fatte a casa per rientrare nei 18 Kg erano completamente inutili… Ormai è andata così, in ogni caso nel bagaglio ho tutto il necessario (credo/spero). Si parte.

1 agosto

malawi lilongwe market

Voliamo con Ethiopian, il piano dei voli prevede un cambio ad Addis Abeba. Partiamo verso mezzanotte, ci servono la cena e durante il volo riesco anche a dormire qualche ora. Arriviamo ad Addis Abeba nelle prime ore del mattino, l’aria è piuttosto fresca, ma bisogna considerare che si trova a 2300 m di altitudine. Abbiamo appena il tempo per la coincidenza per Lilongwe, ci raggruppano tutti in un corridoio e ci imbarcano subito sul nuovo aereo.

Arriviamo a Lilongwe, la capitale del Malawi poco dopo le 13, “l’aeroporto internazionale” è piuttosto piccolo e sembra non ricevere più di 2-3 voli al giorno. Ci scontriamo subito con il primo imprevisto, non sono arrivati tutti i bagagli. Manca la valigia di Sergio; gli è arrivata la sacca con la tenda, ma non la borsa con il vestiario. Sarebbe stato meglio il contrario; è un problema, anche se dovesse arrivare domani a quest’ora, noi saremo già molto lontani da Lilongwe. Bisognerà far passare qualche giorno prima che si possa organizzare il recupero.

All’uscita dall’aeroporto ci attende il pulmino che ci porterà in giro per la prima parte del viaggio. I due autisti, Vincent e un altro con un nome incomprensibile ribattezzato subito in “Gennaro”, si riveleranno i più simpatici che incontreremo nel corso del viaggio.

zambia south luangwa 2

La prima notte è prevista al Golden Peacock, un alberghetto economico non troppo pulito ma fornito di docce calde. Nella stanza da quattro ci troviamo Angelo, Sergio, Bernardo ed io.

E’ ancora presto e abbiamo qualche ora di luce, andiamo verso il centro, cambiamo un po’ di soldi (20$) e compriamo qualcosa. La spesa generale del gruppo comprende anche cinque bottiglioni da 5l di acqua. Sarà l’unica acqua comprata; terminata questa utilizzeremo normale acqua di rubinetto potabilizzandola col micropur.

Il sole tramonta presto, alle 18 è già buio, dovremo abituarci a sfruttare al massimo le ore di luce. Verso le 19, già docciati ci ritroviamo al ristorante dell’albergo per la cena, buona, a base di pollo riso e patate fritte; un menù che ripeteremo spesso nei vari ristorantini. Cena con bottiglie di birra, che sarà quasi sempre presente nelle nostre cene, e, a volte, nei pranzi, del viaggio. Dopo cena bicchierino di liquore, portato da qualcuno del gruppo. Pure questo sarà un rituale che ripeteremo quasi sempre; una volta terminate le scorte di liquore portate dall’Italia si comprerà qualcosa nei supermercati.

zambia south luangwa 3

All’uscita del ristorante mi rendo conto che qualcosa non va, fa freddo e l’unica felpa che ho portato non è sufficiente a riscaldarmi. Katia commenta “Sono stata spesso in Africa e non ho mai sofferto il caldo. Al contrario ho spesso sofferto il freddo”. Se qualcuno me lo avesse detto prima mi sarei organizzato diversamente. Considerando che nei prossimi giorni ci troveremo in zone anche più fredde di questa, dovrò procurarmi qualcosa di caldo da mettere la sera.

Si è fatta l’ora di andare a dormire, domani sveglia alle 5:30 e partenza per lo Zambia; è trascorsa la prima giornata in Africa, la prima della mia vita al di sotto dell’equatore.

2 agosto

Sveglia presto, alle 5:30, durante il viaggio ci abitueremo a svegliarci presto, tra le 5 e le 5:30 a seconda che ci siano da smontare le tende o meno. Colazione e ci prepariamo, alle 6 siamo pronti per partire, ma gli autisti non si vedono. Oggi è previsto il passaggio di frontiera verso la Zambia e l’arrivo al South Luangwa National Park. Gli autisti col pulmino arrivano verso le 8:00, capiremo in seguito i motivi del ritardo, erano andati a preparare i permessi per il passaggio di frontiera. Carichiamo i bagagli e partiamo verso la Zambia.

zambia south luangwa monkey

La strada asfaltata finisce presto, per lasciare il posto ad un strada fatta di terra rossa che si solleva al nostro passaggio. Nel pulmino entra una marea di questa polvere rossa, che respiriamo, e che si posa sui nostri vestiti e bagagli. Il viaggio nella polvere con tutti i vestiti sporchi sarà una costante nei prossimi giorni, ma ancora non lo sappiamo. In ogni caso capirò presto che, se non posso proteggere i vestiti dalla polvere, dovrò cercare almeno di salvaguardare più possibile i bagagli.

Il passaggio di frontiera, il primo di quelli previsti è qualcosa di incredibile per chi non lo ha mai fatto; si preparano i passaporti e si va verso la dogana (del Malawi) per farsi mettere il timbro di uscita; all’uscita si passa la sbarra che segna il confine e ci si trova in una “terra di nessuno”; dopo circa 2-300 metri c’è la sbarra che segna il confine con lo Zambia, la si passa e si va all’ufficio immigrazione per farsi mettere il timbro di entrata del nuovo stato. Il tutto con un campionario vario di umanità che percorre il confine in entrambi i sensi. Tra questi tantissimi che cercano di venderti qualcosa o di cambiarti dei soldi al cambio nero. In entrambi i casi, in uscita ed entrata, devi compilare un cartoncino dove indichi chi sei, di che nazionalità, gli estremi del passaporto, da dove vieni, dove vai e perché. Fatto tutto questo in circa un ora risaliamo sul pulmino e si riparte.

zambia south luangwa lion 2

Le strade dello Zambia sono ancora peggiori di quelle del Malawi, a seconda dei punti non riusciamo ad andare oltre i 30-40 Km orari. Considerando che in tutta la giornata sono previsti 275 Km appare evidente da subito che arriveremo col buio.

Al tramonto, alle 6 siamo ancora lontani dal parco, e alle 7, quando ormai è notte fonda manca ancora un po. Arriviamo al campeggio che si trova appena al di fuori del parco verso le 19:30, ad attenderci la persona che gestisce la struttura, che per nostra sorpresa è un italiano. Dopo tante ore seduti vogliamo fare due passi e andiamo a piedi dalla reception alla zona dove monteremo le tende, Il pulmino ci segue, illuminando la zona con i fari. Qui fa più caldo, si starà bene durante la notte; mentre camminiamo noto sulla sinistra ad una decina di metri una montagna grigia che si muove lentamente: è un ippopotamo che stava mangiando un po’ di erba e, infastidito dai fari e dal rumore, decide di andare via. Sulla destra, un po’ più lontano, c’è un altro ippopotamo; anche lui sta andando via.

zambia south luangwa camping

Il gestore del campeggio ci informa che durante la notte gli ippopotami salgono dal fiume per mangiare e ci da alcune regole per la nostra sicurezza: montare le tende ben distanziate in modo da non formare barriere, e di non avvicinarci al fiume, sia per la presenza di coccodrilli, sia perché gli ippopotami diventano molto aggressivi in quello che considerano il loro territorio. Non bisogna dimenticare che in Africa i mammiferi che uccidono più persone sono proprio gli ippopotami.

Tranquillizzati da queste notizie e regole, incominciamo a montare le tende. Ben distanziate. La tenda si apre in un attimo (ovviamente) e vista in uno spazio aperto vero (non in un negozio) risulta essere davvero piccola. In ogni caso risulta sufficiente e nel corso dei giorni arriverò considerarla “casa” e a preferirla alle sistemazioni in albergo. La tenda risulta leggermente piegata, per sistemarla bene dovrei mettere i picchetti, ma non ne ho voglia. Va bene così.

A questo punto, mentre alcuni vanno a fare la doccia, gli altri incominciano a preparare la cena (pasta). Nonostante sia ricoperto di polvere dalla testa ai piedi, non ho voglia di fare la doccia, l’ho fatta ieri e non voglio prendere cattive abitudini come per esempio la doccia tutti i giorni; vado quindi nella zona adibita alla cucina a dare una mano. Finito di cenare, tutti a dormire, con la prima notte in tenda.

 

Tags: , , , ,

About the Author

Top