Welgedacht Reserve, 16 novembre

dscn1343Mi sveglio prima del solito per poter fare una lavatrice. Ne avevo già fatta una qualche giorno fa, è arrivato il momento di farne un’altra. Quando stai fuori casa per un mese, ha due possibilità. Puoi portarti una montagna di vestiti per avere sempre qualcosa di pulito da mettere, oppure viaggi più leggero e trovi il modo di lavarli. Io preferisco viaggiare leggero, con pochi vestiti. Tra l’altro c’è pure una lavatrice a disposizione, e quindi è molto facile lavarli.

Per quanto riguarda il cosa portare, incominciamo dal clima. Siamo in Sudafrica, a novembre. Vuol dire che qui è metà primavera. Considerando che la distanza dall’equatore è più o meno pari a quella dell’Egitto, qui fa caldo. Le temperature durante il giorno sono simili alle nostre giornate estive più calde. Vanno bene magliette a maniche corte e pantaloncini. Siamo lontani dal mare, con clima continentale. Vuol dire che la sera è più freddo. Per la sera vanno bene pantaloni lunghi, e certe volte può far comodo un pile leggero.

dscn1755Per quanto riguarda il tipo di vestiti, siamo quasi sempre dentro la riserva. Quindi sono inutili abiti particolarmente mondani, servono abiti da lavoro. Ci sporchiamo molto, spesso con sangue durante la preparazione del cibo; vanno bene abiti vecchi o che non importa se si sporcano o si rovinano. Considerando che abbiamo a che fare con animali, è meglio evitare i colori troppo accesi, meglio usare colori più naturali. Colori consigliati sono il kaki, il verde e il marrone. Particolarmente comodo il kaki che riflette meglio i raggi del sole. Fatta una scorta di vestiti adatta, non serve altro che del detersivo per lavarli.

Avviata la lavatrice torno a letto ad aspettare le 7:00. Alle 7:00 mi alzo, doccia, mi vesto, e prima di colazione vado a stendere il bucato. La giornata è coperta e ventosa, ma non minaccia pioggia. Alle 8:00 partiamo per la passeggiata. Nella zona coperta nelle volte precedenti sono stati avvistati dei leoni, quindi ci dirigiamo dalla parte opposta, verso la zona dei recinti.

Dopo una lunga camminata arriviamo alla zona nord dei recinti, entriamo e approfittiamo per fare il check degli animali. Tutti quanti sono attratti dai leopardi neri, dopo il discorso di Kevin dell’altra sera, sono piuttosto temuti. E tutti quanti rimangono a guardarli e a fotografarli molto più a lungo del solito.

dscn1752Io, probabilmente sbagliando, continuo a non trovare Nikita particolarmente pericolosa. Discorso diverso per Coal, il leopardo nero maschio di 8-10 anni, grosso il doppio di Nikita, che ha sempre avuto un atteggiamento aggressivo verso chi si avvicina alla rete del suo recinto.

Oggi il piccolo cane “Frinz” ci ha accompagnato nella passeggiata ed è entrato con noi nella zona dei recinti. Coal è molto interessato al piccolo cagnolino, e lo guarda con insistenza, come se fosse la sua colazione. Poi, visto che nessuno gli dà il cane per poterselo mangiare, si va a rilassare su un ramo di un albero, dando a tutti la possibilità di una bella foto.

Finito il controllo degli animali della zona nord, passiamo alla zona sud, dove facciamo la stessa cosa. Qualche foto ai leoni Vayetse e Siam, e alle leonesse Livia e Virginia, e poi con calma ritorniamo al campo base.

dscn1750Giunti al campo base ritiro la roba asciutta, poi doccia e pranzo con i pochi avanzi disponibili. Gli avanzi non sono molti, uno dei frigoriferi si è guastato. Col caldo che fa il cibo va a male in fretta, è stato necessario buttare via una gran quantità di roba. Pomeriggio libero in attesa del braai della sera.

Braai buono come sempre, e dopo cena aiuto Lozanne a dare da mangiare agli sciacalli. L’obiettivo questa volta è stare nel recinto con loro, vicini al cibo, in modo da forzarli ad avvicinarsi. Rimango forse una mezz’ora seduto per terra, perfettamente immobile, in modo che si avvicinino per prendere il cibo.

Ad un certo punto mi rendo conto che è tardi, fa freddo e ho sonno. Fino ad ora solo uno degli sciacalli ha mangiato perché è stato l’unico ad avere il coraggio di avvicinarsi. Quindi mi alzo, metto il rimanente cibo nella loro coppa, e vado via lasciandoli mangiare in pace.

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