Welgedacht Reserve, 12 novembre
Alle 7:30, dopo la solita colazione ci muoviamo divisi in due gruppi, anzi tre. Michael rimane al frigorifero, ci sono una o due mucche fatte a pezzi da appendere ai ganci. Tash, Anne ed io andiamo al campo nord, tutti i nuovi arrivati vanno alla zona sud dei recinti. All’arrivo alla zona nord dobbiamo aspettare ad entrare perché Kevin sta parlando con alcune persone.
Una volta entrati, come da programma, diamo da mangiare agli animali e puliamo i recinti. La pulizia ci porta via un certo tempo, i recinti sono piuttosto grandi. Se è vero che gli animali di Kevin sono destinati a passare tutto il resto della loro vita in cattività, questo non significa che debbano stare male. I leoni, leopardi e iene sono sistemati in grossi recinti di forma più o meno rettangolare di circa 80-100 metri per lato. Sembra poco, ma in realtà è un sacco di spazio, in proporzione è molto di più dello spazio che ha un gatto che vive in una casa.
Il recinto è fatto di rete metallica tenuta da alcuni paletti distanziati. Visto che la rete metallica da sola non offre abbastanza protezione, qualsiasi di questi animali con un po’ di tempo e volontà potrebbe romperla, all’interno della rete sono posizionati dei fili dove passa la corrente elettrica.
La corrente elettrica, di circa 7000 volt, è a bassissimo amperaggio. Quindi non solo non è mortale, ma non è nemmeno particolarmente dannosa, solo leggermente dolorosa. Alla fine serve solo per dare una sensazione di fastidio, magari di estremo fastidio, e ad impedire che l’animale danneggi la rete. Almeno una volta a settimana viene verificato, con un apposito strumento, il livello di tensione di ogni singolo filo elettrico. Dopo tutto è questa, più che la rete, la vera protezione che impedisce agli animali di uscire dal loro recinto.
Le reti dei recinti sono alte circa tre metri, protezione più che sufficiente per leoni e iene. I leopardi, che sono in grado di saltare, necessitano di una rete leggermente più alta e piegata verso l’interno.
Leoni, iene e leopardi sono animali piuttosto territoriali, una volta che hanno a disposizione acqua e cibo non sentono particolarmente l’esigenza di spostarsi. Alla fine dentro un recinto di grandi dimensioni vivono abbastanza bene. Certo, una vita liberi in mezzo alla natura sarebbe meglio, ma se questo non è possibile, la soluzione che Kevin Richardson offre ai suoi animali rappresenta la migliore alternativa.
Il dare da mangiare agli animali di oggi esclude le iene che devono fare alcuni test e per adesso devono rimanere a stomaco vuoto. In compenso diamo da mangiare ai leopardi neri Coal e Nikita, Ai 3 boys e Thor e signore. Sono anche esclusi i leoni Napoleon e compagni che hanno mangiato ieri.
Finito il lavoro di pulizia raggiungiamo gli altri alla zona sud. Hanno incontrato Kevin che ha voluto conoscere i nuovi arrivati e si sono intrattenuti perdendo tempo. I recinti della zona sud sono ancora tutti da pulire, lo facciamo insieme a loro.
Nel recinto dei due leopardi neri Duke e Kahn troviamo in un punto una grande quantità di piume. Evidentemente un uccello deve essere atterrato nel posto sbagliato, e i due leopardi non si sono lasciati scappare l’occasione di uno spuntino fuori programma.
Intervallo per il pranzo dove mangio solo un toast rivelatosi fin troppo pesante, vista la giornata caldissima. Il programma del pomeriggio prevede in alternativa due attività da svolgere nella zona dei recinti. Bisogna rimuovere le pietre che si trovano lungo i viali, in quando devono falciare l’erba e si rompono le lame. E bisogna scavare delle buche intorno agli alberelli piantati da poco, in modo che si accumuli una maggiore quantità d’acqua quando si innaffia.
Stupidamente scelgo di scavare perché mi sembra più interessante che raccogliere pietre, ma si rivela un lavoro faticosissimo perché la terra è secca e durissima. Viene in mio soccorso Dee che mi coinvolge in alcuni aggiustamenti sugli alberi e passo il pomeriggio parlando con lui e scherzando.
Finiamo la giornata lavorativa trascorrendo un po’ di tempo nel recinto delle iene a strisce che tanto per cambiare ci ignorano, e si tengono in disparte. E’ in arrivo la pioggia, e i leoni la sentono arrivare, ruggiscono in continuazione. Torniamo al campo base appena in tempo. La pioggia dura fino all’ora di cena che prevede hamburger e patate fritte. Subito dopo cena a dormire.
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