Welgedacht Reserve, 25 novembre
Giorno di partenza, oggi si torna a casa. Sono contemporaneamente triste e contento. Triste, ovviamente, perché mi piaceva stare qui, mi piaceva prendermi cura dei leoni, dei leopardi, e in fondo anche delle iene. Mi sono trovato bene. Mi piaceva questo tipo di vita all’aria aperta, vicino agli animali. Mi mancherà.
Contento perché oltre a sentire nostalgia di casa, soprattutto dei miei gatti, incomincio ad essere stanco. Sono state quattro settimane di lavoro duro e intenso. Nell’ultima settimana la stanchezza ha incominciato a farsi sentire, ed è ora di smettere.
Sveglia al solito orario, finisco di preparare i bagagli, mettendo in valigia le ultime cose, e vado a fare colazione. Pensandoci bene durante la colazione, non mi mancherà il caffè solubile che prendo ogni mattina. Questa porcheria che non si può nemmeno definire caffè. Sono arrivato a mettere anche tre-quattro grossi cucchiai dentro la tazza, facendolo somigliare più ad una tazza di petrolio che una tazza di caffè. Nonostante questo non è mai riuscito a darmi la sensazione di una sana dose di caffeina, necessaria per iniziare la giornata.
Finita la colazione salutiamo Aziliz e Janet che vanno a fare il check degli animali. Dei rimanenti, escluso Andrew che ci accompagnerà perché deve risolvere un problema con la carta di credito, partiamo tutti.
Dee e Lozanne non ci sono, sono già andati alla zona nord dei recinti per assistere Kevin con le riprese con i leopardi. Così non abbiamo modo di salutarli. Peccato, se avessi saputo che si muovevano così presto, li avrei salutati ieri sera. Passiamo le ultime ore al campo base salutando tutti gli altri e scambiandoci gli indirizzi email. Partenza prevista ore 9:00.
Giunto l’orario, guardo per l’ultima volta la scritta “Dream as if you’ll live forever. Live as if you’ll die today” sulla porta della sala ristoro e mi dirigo alla macchina. Una volta caricati i bagagli, ci muoviamo per l’aeroporto di Johannesburg che raggiungiamo in poco meno di tre ore. Arrivati all’aeroporto ci salutiamo e ci dividiamo, da questo momento ognuno andrà per la sua strada. Come ultima cosa, dopo il check-in, cambio i rand rimasti in euro. Avendo conservato lo scontrino del cambio precedente, evito di pagare la commissione per il cambio inverso.
E da questo momento non c’è più niente che valga la pena di raccontare, la vacanza è finita. Dopo un mese lascio l’Africa per tornare a casa dai miei veri gatti che mi stanno aspettando. E con loro ci potrò giocare…
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