Welgedacht Reserve, 20 novembre

dscn1757La partenza di Michael ha avuto un effetto positivo, sono tornato ad essere l’unico gestore delle finestre della stanza. Prima del suo arrivo tenevo le finestre aperte tutto il giorno per poi chiuderle nel primo pomeriggio. Dal suo arrivo le finestre durante il giorno rimanevano chiuse, per paura di una pioggia improvvisa, per essere aperte la sera, così si rinfrescava la stanza.

Peccato che così facendo, la stanza si riempisse di zanzare che poi mi ritrovavo per tutta la notte a ronzarmi nelle orecchie. Alla fine, per difesa, ero costretto ad innaffiarmi completamente di autan. L’odore non ti piace? Cavoli tuoi, evita di aprire le finestre di sera.

Adesso sono tornato ad aprire le finestre come piace a me. E a dormire meglio, senza zanzare. Mi sveglio quindi al solito orario, le 6:30, avendo dormito benissimo. Oggi ci sarebbe dovuta essere la passeggiata con Kevin, ma il leone, anzi la leonessa, avvistata ieri è ancora nei paraggi e non è sicuro andarsene a spasso da queste parti. Alla mia domanda come fanno a sapere dove si trova, mi rispondono che ha un collare GPS che periodicamente segnala la posizione. (Esattamente come il ghepardo che avevamo cercato di raggiungere qualche settimana fa).

Così dopo colazione ci dividiamo in due gruppi, un gruppo andrà a togliere le pietre da una nuova strada, l’altro gruppo andrà a fare altre attività, al momento non meglio specificate. Ovviamente scelgo il secondo gruppo, sarà un’attività più interessante che raccogliere pietre.

dscn1084La prima parte consiste nell’andare a bruciare dei resti di mucca, in particolare la pelle e le interiora che non possono essere date da mangiare agli animali. A differenza di cavalli e altri animali, le interiora delle mucche, che si trovano quasi sempre in allevamenti, sono spesso piene di parassiti. Per questo motivo si preferisce bruciarle invece che rischiare di passare questi parassiti ai leoni, leopardi e iene. Anche la pelle delle mucche in allevamenti è spesso piena di parassiti, in ogni caso è molto dura e spessa e si preferisce bruciare anche questa. Carichiamo quindi il bidone con questi resti sul rimorchio, e andiamo a raccogliere della legna secca per il falò.

Preso l’occorrente ci rechiamo dove c’è una apposita buca, gettiamo la legna con dell’erba secca e accendiamo il fuoco. Quando il fuoco ha preso bene, versiamo il contenuto del bidone, dall’aspetto e dall’odore non propriamente gradevole, nella buca e aspettiamo un po’ per verificare che il fuoco continui a bruciare, ma non troppo da espandersi fuori dalla buca. Poi andiamo via.

Segue il check degli animali, per vedere se stanno tutti bene. Incominciando dalle leonesse Meg e Amy, passando per i leopardi neri Duke e Kahn, e terminando con le iene, controlliamo tutta la zona sud dei recinti.

La terza attività che ci impegna per il resto della mattinata consiste nel rimuovere tutti gli scarti di costruzione della Visitor House, il casotto che sorge nella zona sud, vicino al recinto dei leopardi. Raccogliamo con mani e pala tutti i mattoni rotti e altri scarti e li mettiamo nel rimorchio. Quando è pieno andiamo a svuotare tutto in una apposita discarica. Dopo tre carichi di questo tipo, oltre che tutti impolverati siamo anche stanchi e affamati, fortunatamente si è fatta l’ora di pranzo e ritorniamo al campo base per la pausa.

dscn2128Nel pomeriggio come prima cosa andiamo a raccogliere un altro po’ di recinzioni. Successivamente passiamo per la zona nord dei recinti per dare da mangiare a Napoleon e gli altri vecchi leoni. Nel recinto di Coal e Nikita sono in corso dei lavori.

Lunedì prossimo ci dovranno essere delle riprese con Nikita e gli operai stanno montando il set. Approfittiamo di questo per portare all’interno del recinto una grossa gabbia al cui interno si metteranno le persone che effettueranno le riprese, rimanendo dentro una zona sicura. I due leopardi sono stati rinchiusi all’interno del casotto in muratura, per permettere agli operai di lavorare all’interno del recinto. L’unico problema è che i leopardi sono rimasti per tutto il giorno chiusi, senza acqua. Secondo i ranger non è un problema, ma vista la giornata caldissima è evidente che hanno sete. A questo punto Helen fa qualcosa di estremamente stupido.

Si avvicina al casotto in muratura, infila la mano con la borraccia attraverso l’inferriata, dentro il casotto, e versa l’acqua per terra. Nikita si trova a non più di trenta centimetri di distanza e osserva la mano di Helen e l’acqua versata. Poi, fortunatamente, reputa più interessante l’acqua di tutto il resto e si mette a bere leccando il pavimento. Anche Coal, che si trova a qualche metro di distanza, arriva per mettersi a bere. Vuotata tutta la borraccia, Helen ritira la mano dal casotto e torna da noi tutta sorridente.

dscn2133Ora, io ho sempre voluto un contatto con i leopardi e ho chiesto a tutti di incontrarli ritenendo di poter interpretare i loro segnali. Ma non mi è mai passata per la testa, nemmeno per un momento, l’idea di infilare una mano all’interno del recinto, a portata del leopardo. Soprattutto in un momento in cui i leopardi potevano essere estremamente nervosi, data la momentanea situazione di prigionia. E’ stata solo fortuna che i due leopardi non abbiano deciso di attaccare.

Helen invece, tutta sorridente, non si è preoccupata di questo. Quando le abbiamo chiesto se non pensava che potesse essere pericoloso ha risposto di no, ha percepito le “vibrazioni” dei due animali e ha “sentito” che non erano pericolosi. Siamo rimasti senza parole. Tornati al campo base un po’ di riposo e poi la cena a base di pollo con ananas e altre cose. Non cattivo, ma niente di speciale.

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